MI18 - 101 - Due fratelli
Medagliere e attestato
Ottavio Brondi (padre dell’intervistato) e Felice Brondi (zio dell’intervistato e fratello di Ottavio), attivi sul fronte italiano: Ottavio capo artiglieria all’Adamello; Felice tenente sul Carso Ottavio è sopravvissuto, mentre Felice è caduto a San Michele il 6 agosto 1916, durante un assalto alla baionetta.
Ottavio, sopravvissuto, ha sempre raccontato con difficoltà degli anni nelle trincee, a causa del grande orrore e del trauma lasciatogli dalle esperienze di guerra. La ferita è stata tanto forte che non è mai più riuscito a tornare in montagna, in quanto il luogo gli riportava alla memoria gli anni di guerra
CONTRIBUTOR
Oreste Brondi
DATE
1914 - 1918
LANGUAGE
ita
ITEMS
1
INSTITUTION
Europeana 1914-1918
PROGRESS
METADATA
Discover Similar Stories
Due fratelli al fronte
4 Items
Due fratelli di una numerosa famiglia di Talmassons, un paese del Friuli, in provincia di Udine, si trovarono a combattere sul fronte orientale. Si chiamavano Vincenzo Turello (22.05.1980 - 17.07.1981) e Andrea Adelindo Turello (21.07.1895 - 12.10.1918). Solo Vincenzo tornò a casa. Il fratello sfuggì alla cattura, trovò rifugio a Talmassons e successivamente fu fatto prigionero. Mentre lo portavano in treno ad Aidussina, in Slovenia, nei pressi di Gorizia si lanciò dal treno in corsa e tornò a casa. Qualche tempo dopo, durante un rastrellamento si consegnò ai tedeschi per evitare ripercussioni ai famigliari. Prigioniero a San Vito al Tagliamento, morì di malattia pochi giorni prima della fine della guerra. || Alleghiamo una foto scattata sulle Tofane: Andrea Adelindo Turello è in primo piano, a sinistra, e sta attaccando un bottone alla camicia. Lo scatto è del 1917. La foto con i tre soldati, sullo sfondo un fiume, è indirizzata al capitano Vonzin Felice, ospedale seminario letto n. 9 Padova. Vi si legge: Sto benino, in attesa delle tue, stato di miglioramento attualmente ricordandoti nelle lunghe ore di trincea. Vincenzo Turello è il primo da destra. La foto con i tre soldati tra la vegetazione è stata inviata da Vincenzo Turello alla sorella minore Zoe, lui è il primo da sinistra. La lettera datata 26.01.1918 è stata inviata a Vincenzo Turello dai fratelli Andrea Adelindo e Zoe.
I fratelli Bordin | due vite per l'Italia
1 Item
Con l'entrata in guerra dell'Italia nel 1915 il maggiore dei fratelli Boldrin, Liberale Angelo, venne arruolato e mandato a combattere nel 2° reggimento granatieri. Due anni dopo anche Fedinando venne richiamato e spedito al fronte, pochi mesi dopo la partenza le sue lettere smisero di arrivare. Di Ferdinando si erano perse le tracce su Monte Santo il 19 agosto 1917, ad oggi risulta ancora disperso. Pochi mesi Liberale Angelo veniva tratto prigioniero dagli austriaci a seguito della disfatta di Caporetto. Morì in prigionia nel campo di Milowitz. Molti anni dopo la testimone e sua sorella ricostruirono la storia di questi loro prozii. Dopo aver rintracciato la tomba di Liberale Angelo nel campo di Milowitz partirono per una visita al luogo di sepoltura per scoprire amaramente che il cimitero del campo, un tempo ben conservato, era stato trasformato in grandi fosse comuni dalle truppe dell'URSS che avevano occupato l'area dopo la Seconda Guerra Mondiale. Non era più possibile trarre conforto dalla visita al cimitero ne fu possibile riportare i resti del defunto a casa, dove avrebbero potuto essere onorati e visitati nel sacrario cittadino di Biade. || 21a,b,c - Foto dei fratelli, e fogli matricolari
Geremia e don Giovanni Minozzi: due fratelli al fronte
3 Items
Stato di servizio di Geremia Minozzi, 1911-1927 || Mio padre Geremia Minozzi fu inviato al fronte alle Tofane, Col di Lana nel 1915. In prima linea ricopriva il ruolo di aiutante di battaglia. Rimase ferito il 17 dicembre 1917 a Cima Valderoa. Colpito, si rifiutò di lasciare il combattimento. Fu quindi ricoverato prima nell'ospedale militare di Cittadella, poi in quello di Ravenna e quindi a Roma. La ferita fu causata da un colpo d'artiglieria e circa 17 schegge si conficcarono nel cranio con conseguente parziale paralisi. In seguito a quest'azione gli fu conferita la medaglia d'argento. Fu decorato inoltre con medaglia di bronzo in seguito a una valorosa azione bellica nella zona di Col di Lana. Molte proposte di medaglia furono congelate per la ritirata di Caporetto. Da notare che il fratello, don Giovanni Minozzi, cappellano militare allo Stato maggiore, non ebbe mai da mio padre la richiesta di essere assegnato nelle retrovie. Don Giovanni, fondatore di circa 100 case del soldato, ebbe riconoscimenti dall'American Red Cross.Egli fondò inoltre l'Opera nazionale per gli orfani di guerra insieme a padre Semeria. Attualmente la sede di quest'opera è in via dei Pianellari a Roma. Don Giovanni Minozzi è autore fra l'altro di Ricordi di guerra. || || Official document || Home Front || Foglio matricolare di Geremia Minozzi - Campagne di Guerra 1915-1916-1917 || Front || Recruitment and Conscription || || Back || Official document || Foglio matricolare di Geremia Minozzi - Campagne di Guerra 1915-1916-1917 || Recruitment and Conscription || Home Front || || Official document || Foglio matricolare di Geremia Minozzi - Campagne di Guerra 1915-1916-1917 || Recruitment and Conscription || Back || Home Front