Scatola ricordo di Katzenau
La scatola è pervenuta alla famiglia Raffaelli in eredità da una zia acquisita, figlia di Liberato Vinotti di Nomi, produttore di vino e Sindaco di Nomi, internato a Katzenau nel 1915. Al suo rientro riportò a casa tre scatole di legno per le due figlie e il figlio con la dedica “Ricordo di tuo papà Katzenau 1916”. La scatola portata dalla testimone è quella donata alla figlia Rita. Le altre due sono conservate presso altri familiari. La famiglia Vinotti si è estinta con l’ultima discendente Ada Vinotti, che ha lasciato l’oggetto in eredità alla famiglia Raffaelli. La proprietaria usa abitualmente la scatola per conservare i fili da cucito.
CREATOR
Liberato Vinotti
DATE
1915
LANGUAGE
ita
ITEMS
7
INSTITUTION
Europeana 1914-1918
PROGRESS
METADATA
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Fidanzati al campo di Katzenau
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Una medaglia ricordo
2 Items
Vittoria Rotondo (Monopoli (BA), 1897-1981) ebbe due fratelli in guerra. Grazio, militare di carriera nella Guardia di Finanza, vi rimase fino alla fine, Giacomo (1893-1955), caporale del 10^ Fanteria, ferito agli inizi del 1916, dopo le prime cure al fronte, fu ricoverato all'ospedale territoriale di Trani dove rimase per 24 giorni, dal 7-2 all' 1-3-1916. Dopo la licenza di convalescenza a casa, dove fu amorevolmente assistito dalla diletta sorella, rimase a Bari addetto ai servizi ausiliari perchè non più idoneo al combattimento. La lesione al ginocchio era stata infatti profonda. Alla sorella donò la medaglia ricordo che gli era stata data dalla Croce Rossa Italiana nell'Ospedale di Trani, medaglia giunta fino a me tra le cose più care di zia Vittoria. || La medaglia ricordo della Croce Rossa Italiana è in argento con decori a sbalzo. Rappresenta sul recto una dama che presta il suo aiuto ad un ferito disteso a letto; sotto c'è la croce smaltata rosso su fondo bianco. Sul lato verso, una donna (l'Italia) attorniata da uomini delle varie armi nell'atto di andare all'assalto. La scritta sovrimpressa dice:Ai figli d'Italia feriti per la patria. 1915-1916. La medaglia si apre e all'interno ci sono due foglietti; uno riporta una frase del proclama di Vittorio Emanuele III del 24 maggio 1915: A voi la gloria di compiere finalmente l'opera con tanto eroismo iniziata dai nostri padri. Dietro a questa citazione la dedica di Giacomo alla sorella Vittoria: Alla mia amata sorella Vittoria in segno di affetto. L'altro foglietto riporta la data di ingresso e di uscita dall'ospedale territoriale di Trani, con il nome del ferito. E' firmato dal medico direttore, Spezzaferri.