Transcribe

Antonio Congiu

Antonio Congiu, nato nel 1899, fu fatto prigioniero dagli Austriaci.

Show More
 
 
 
 

CONTRIBUTOR

Antonio Congiu

DATE

-

LANGUAGE

ita

ITEMS

1

INSTITUTION

Europeana 1914-1918

PROGRESS

START DATE
TRANSCRIBERS
CHARACTERS
LOCATIONS
ENRICHMENTS

Generating story statistics and calculating story completion status!

METADATA

Source

UGC

Contributor

europeana19141918:agent/c78edf8f63558c65fcea281cc4eddb60

Type

Story

Language

ita
Italiano

Country

Europe

DataProvider

Europeana 1914-1918

Provider

Europeana 1914-1918

DatasetName

2020601_Ag_ErsterWeltkrieg_EU

Language

mul

Agent

Antonio Congiu | europeana19141918:agent/c78edf8f63558c65fcea281cc4eddb60

Created

2019-09-11T08:42:04.399Z
2020-02-25T08:47:39.842Z
2020-02-25T08:47:39.843Z
2013-07-26 18:38:33 UTC
2013-07-26 18:39:41 UTC

Provenance

INTERNET

Record ID

/2020601/https___1914_1918_europeana_eu_contributions_5752

Discover Similar Stories

 
 
 
 

CAOLA ANTONIO

9 Items

CAOLA ANTONIO padre dell’intervistato (Pinzolo 28 gennaio 1891 – Pinzolo, 1960) Soldato austriaco inviato sul fronte orientale in Galizia Antonio da giovane fece il commesso contabile alla cooperativa di Bocenago dove si recava giornalmente con la bicicletta. Il padre, impiegato comunale, si chiamava Virgilio, la mamma Luigia Bonapace. Aveva una sorella Isidora ed un fratello, Ippolito, che faceva il mestiere dell’arrotino. Ippolito parlava, seppure sommariamente, il francese e l’inglese come è documentato dal libretto di Guida Alpina rilasciatoli nel 1912. Nel 1914, allo scoppio della guerra, Antonio e Ippolito furono arruolati nell’esercito austro-ungarico. Dopo un periodo di addestramento in Alto Adige, furono mandati sul fronte orientale, in Galizia, separatamente. Antonio fu fatto prigioniero da Russi il 7 settembre 1914 in Galizia, durante la terribile battaglia di Godex-Ravaruska conclusasi con una grave sconfitta per l’Austria. Dopo lunghe marce forzate a piedi e su tradotte militari, Antonio, con gli altri prigionieri arrivò a Kiev e da lì portato nella gelida Siberia nei campi di concentramento di Tjumen, tara e Omsk. Un anno dopo ritorna a Mosca e infine internato a Kirsanov dove era allestito il campo di raccolta dei soldati prigionieri in attesa del rimpatrio. La prigionia era aggravata dalla fame e dal freddo intenso che induceva i prigionieri a cercare lavoro e cibo presso i casolari dispersi nella campagna. Nel 1916 Antonio colse l’opportunità di far parte degli irredenti trentini che dichiarando di sentirsi italiani poterono rientrare in Italia. I trentini e i giuliani che aderirono a tale proposta furono circa 4000 e suddivisi in scaglioni furono fatti rientrare in Italia. Alcuni partendo dal porto di Arcangelo e passando per Capo Nord arrivarono in Inghilterra, poi in Francia ed infine in Italia, a Torino. Il primo scaglione partì da Arcangelo il 14 settembre 1916 e attivò a Torino il 9 ottobre 1916. Arrivato a Torino, Antonio trovò lavoro presso un negozio di generi alimentari e dopo qualche tempo venne chiamato dalla famiglia dei marchesi Guerrieri Gonzaga a prestare servizi a Roma dove rimase fino alla fine della guerra. (La marchesa gemma Guerrieri Gonzaga fu una delle fondamentali artefici del rientro dei soldati prigionieri trentini e giuliani dalla Russia) . Nel gennaio 1919, dopo molti anni di lontananza, convalescente dell’influenza “spagnola”, poté tornare finalmente a casa, purtroppo senza poter riabbracciare i suoi familiari. Nel frattempo, infatti, i genitori era morti e il fratello Ippolito era caduto in guerra. La sorella Isidora si era sposata con Vigilio Pedri il quale, dopo un breve periodo di emigrazione a New York , si era stabilito a Guidizzolo (Mantova) dove aveva aperto un negozio di chincaglierie e di vetri. Antonio nel 1920 sposò Olj e per alcuni mesi lavorò con il cognato Vigilio a Guidizzolo imparando l’arte vetraria. Tornato a Pinzolo nella vecchia casa di famiglia avviò un negozio di alimentari con annessa osteria e laboratorio di vetri. Antonio e Olj ebbero sei figli, tre dei quali morirono molto piccoli.

Go to:
 
 
 
 

tio António

34 Items

Monographic bibliographic item

Go to:
 
 
 
 

Giuseppe Antonio Mariano

3 Items

Giuseppe Antonio Mariano, medico per vocazione, nacque nel 1839 a Montagano in provincia di Campobasso e morì ad Ambra il 17 ottobre 1919. || Fotografia del Dott. Giuseppe Antonio Mariano Biglietto commemorativo della morte || || Photograph || Fotografia di Giuseppe Antonio Mariano || || Biglietto commemorativo della morte di Giuseppe Antonio Mariano || Back || || Biglietto commemorativo della morte di Giuseppe Antonio Mariano || Back

Go to: