Transcribe

La 322° e la 301°COMPAGNIA PRIGIONIERI LAVORATORI

Mio padre mi raccontava che dopo gli anni passati in Libia, dove era stato mandato nel 1913, arruolato nel 1912, a fare la guerra, era stato destinato, una volta tornato in Italia, ad un campo di prigionieri.Lui doveva sorvegliare il loro lavoro che consisteva nel posizionare le traversine ed i binari di una ferrovia.In un periodo in cui faceva molto caldo aveva stabilito di farli lavorare la sera e la notte, a turno ed di lasciarli dormire di giorno nelle ore più calde. Questo sistema aveva avuto un grande successo tant'è che il lavoro del suo gruppo di prigionieri era avanzato parecchio rispetto al lavoro degli altri e,soprattutto, sottolineava, non affaticava più del necessario i prigionieri. Ora fra la sua corrispondenza di guerra ho trovato alcune cartoline postali spedite da Ala per Serravalle e da un paese in provincia di Verona che testimoniano l'esistenza di quei campi di prigionieri ed anche l'autenticità del suo racconto.

Show More
 
 
 
 

CONTRIBUTOR

AldaMusati

DATE

1919

LANGUAGE

ita

ITEMS

1

INSTITUTION

Europeana 1914-1918

PROGRESS

START DATE
TRANSCRIBERS
CHARACTERS
LOCATIONS
ENRICHMENTS

Generating story statistics and calculating story completion status!

METADATA

Source

UGC

Contributor

europeana19141918:agent/ac85ffa790490a61da9c66971a5c26d5

Date

1919

Type

Story

Language

ita
Italiano

Country

Europe

DataProvider

Europeana 1914-1918

Provider

Europeana 1914-1918

Year

1919

DatasetName

2020601_Ag_ErsterWeltkrieg_EU

Begin

1919

End

1919

Language

mul

Agent

Fermo Giuseppe MUSATI | europeana19141918:agent/11f797b91a60a9f4f0a517832c753ce5
AldaMusati | europeana19141918:agent/ac85ffa790490a61da9c66971a5c26d5

Created

2019-09-11T08:44:05.131Z
2020-02-25T08:50:42.783Z
2020-02-25T08:50:42.784Z
2014-05-19 15:19:15 UTC
2014-05-19 15:28:19 UTC

Provenance

INTERNET

Record ID

/2020601/https___1914_1918_europeana_eu_contributions_15605

Discover Similar Stories

 
 
 
 

Prigionieri di guerra: Hagi Hodo e Sukovitch Pietro

1 Item

Notizie tratte dal Registro degli atti di morte del Comune di Preci (Perugia) Italy || Nel 1988 l’amministrazione comunale di Preci (Perugia - Italia), presieduta dal sindaco Benedetto Mensurati, pose una lapide in memoria del milite austro-ungarico Hagi Hodo all’ingresso del cimitero del capoluogo, nella parete esterna dell’ossario comune, non essendo stato possibile individuare con precisione il luogo di sepoltura del milite. Il ricordo marmoreo venne sollecitato dal Commissariato Generale onoranze caduti in guerra. Questo è il testo: COMUNE DI PRECI GUERRA 1915-1918 MEMORIA DEL MILITE AUSTRO-UNGARICO HAGI HODO CADUTO IN DATA 18 – 2 – 1918 È QUI SEPOLTO ANNO MCMLXXXVIII Dall’atto di morte di Hagi Hodo, risulta che egli morì il 18 febbraio 1918 alle ore 16 nella casa posta in Cervara. Aveva 42 anni, era contadino residente in Albania. La comunicazione del decesso venne fatta all’ufficiale di stato civile di Preci, il Dott. Giulio Barboni, dal becchino Serafini Natale di 67 anni, domiciliato a Preci, e dal “campagnolo” Giovanni Flammini di 65 anni . Nello stesso registro anagrafico viene riportato anche l’atto di morte di Sukovitch Pietro e, dal cognome, dal luogo e data del decesso, si spuò ipotizzare si tratti di un altro prigioniero austro-ungarico. Il Sukovitch morì alle ore nove dell’11 febbraio 1918, sempre “nella casa posta in Cervara”. Aveva 30 anni. Nella vita civile era un contadino, nato a Gallo Cerce (forse Cërcë in Kosovo?) da ignoti e residente nello stesso luogo natio. La comunicazione del decesso venne fatta all’ufficiale di stato civile di Preci, Dott. Giulio Barboni, dal medico chirurgo di Preci, il cinquantunenne dott. Selvi Antonio e dal becchino Natale Serafini di 67 anni . || || Prisoners of War || Home Front || HAGI HODO || Lapide in ricordo del prigioniero di guerra Hagi Hodo

Go to:
 
 
 
 

La casa reale e la guerra

3 Items

Fotografie di componenti casa reale italiana sul fronte || || Photograph || Il Conte di Torino - rapporto ufficiali || || Photograph || La Duchessa d'Aosta ispettrice della Croce Rossa || || Publication || Omaggio al valore del re

Go to:
 
 
 
 

La foto e l'encomio

3 Items

Storia di una foto, scattata durante la degenza di Vittorio nell'opedale militare dove venne ricoverato dopo il ferimento presso Conca di Plezzo, e di un un encomio ricevuto, molto in ritardo nel 1954, 10 anni dopo la Seconda Guerra Mondiale. || Questa è la storia del mio bisnonno Vittorio Frittelloni, nato a Città della Pieve in provincia di Perugia e morto ad Anzio, non lontano da Roma. Vittorio è stato un Soldato del Reggimento Bersaglieri, la sua matricola era il N°12317, e il 21 Febbraio 1916 nei pressi di Conca di Plezzo (Plezzo oggi in Slovenia), poco prima della IV Battaglia dell'Isonzo (che si è svolta nel Marzo del 1916), è stato ferito alle gambe e al volto da una granata mentre con il suo Comandante di Compagnia stava ispezionando le linee, nonostante questo è riuscito a ritrovare il Capitano e a portarlo in salvo. Nella foto Vittorio (a destra con la tazza in mano) è ritratto con altri militari italiani nell'ospedale militare in cui era stato ricoverato per le ferite riportate. Per il suo gesto eroico il 7 Agosto 1954, ha ricevuto un Encomio solenne. || || Vittorio Frittelloni e soldati in un ospedale militare nel 1916 || Photograph || || Encomio solenne a Vittorio Frittelloni || Official document || || Publication || Così lettere e cimeli del bisnonno saranno immortali || Se può interessare questo è l'articolo dedicato ad Europeana uscito su Il Venerdì di Repubblica, dove appare la foto del mio bisnonno e quella della Bibbia appartenuta al soldato Kurt Geiler. Questi materiali sono stati già inviati sulla pagina Facebook di Europeana

Go to: