Storia di confine
This is the story about Giuseppina Qualizza, she and her husband went in Austria for work and the war separated themselves.
Giuseppina Qualizza nacque il 1° marzo 1878. Originaria di San Leonardo e si trasferì a Udine, sposò Francesco Mattiuzzi.
Verso il 1913 emigrarono nella regione austriaca della Carinzia con i due figli Luigi ed Elisabetta. Herr Franz, come veniva chiamato, fu assunto presso la fabbrica di fucili da caccia (Ferlach Genossenschaft) di Ferlach (in sloveno Borovlje) ad una decina di chilometri a sud di Klagenfurt. Il contratto prevedeva un alloggio compreso di legnaia e solaio. Il grande edificio che si staglia sul profilo del paese è abitato dai dipendenti della fabbrica. Incluso nel pacchetto contrattuale vi era la prosecuzione degli studi, oltre quelli elementari, per il figlio Luigi.
Lo scoppio della guerra nel 1914 non alterà il lavoro di Francesco, al contrario delle decine di migliaia di emigranti friulani in Austria-Ungheria e in Germania che furono costretti a rientrare in Friuli.
Il 23 maggio 1915 il Regno d’Italia dichiarò guerra all’Impero austro-ungarico, così tutto il nucleo famigliare Mattiuzzi fu internato in un campo di concentramento. In seguito Giuseppina Qualizza e i due piccoli vennero rimpatriati in uno scambio di internati civili, mentre Francesco rimase prigioniero in quanto lavoratore qualificato.
Giuseppina tornò nella casa di parenti a San Leonardo. Per sbarcare il lunario fece la “portatrice”, come altre donne delle valli che però ebbero un tardivo riconoscimento, al contrario di quelle più famose della Carnia.
Verso la fine dell’estate del 1917 tra soldati e ufficiali italiani circolava la voce di un imminente attacco austro-ungarico in grande stile, forse particolarmente colpita dalle voci che si rincorrono e dalla durissima vita che conducevano lei e i figli, il 23 ottobre 1917 decise di chiudere la casa di San Leonardo e scappare il più lontano possibile dalla zona di guerra. Fuga decisamente tempestiva dato che all’alba del giorno seguente iniziò il breve ma intenso bombardamento contro le trincee italiane. La famiglia salita sul treno evitò le tremende tragedie che colpirono tutti i suoi compaesani e gli altri profughi friulani che dovettero fuggire tumultuosamente inseguiti dalle truppe imperiali.
Il piccolo gruppo Mattiuzzi Qualizza arrivò profugo in provincia di Parma, in una zona appenninica. Il ricordo del periodo trascorso è molto sofferto. Per sopravvivere furono costretti a lavorare in una specie di lavanderia dove venivano lavate e risistemate le divise di soldati feriti o morti. A volte trovavano resti umani nei panni.
Durante questo periodo furono costretti a rubare castagne o frutta di stagione, sfuggendo alle ire dei contadini rimasti.ttiuzzi
portrait
Home Front
Giuseppina Qualizza
Women
Photograph
Portrait
Prisoners of War
Francesco Franz Mattiuzzi
Postcard
Ferlach, Austria
Ferlach, verso
46.5268799,14.298923000000059
Verso of postcard
Postcard from Ferlach
Deutsch
CONTRIBUTOR
Giuseppina Qualizza
DATE
1913
LANGUAGE
ita
ITEMS
6
INSTITUTION
Europeana 1914-1918
PROGRESS
METADATA
Discover Similar Stories
Storia militare di Nicola Napoli
3 Items
Nicola Napoli, arruolato il 31 gennaio 1915, prima dello scoppio della guerra, fu trattenuto il 24 maggio 1915 e assegnato al 40° Reggimento artiglieria, 4 Batteria. Fu fatto prigioniero il 29 ottobre 1917 in seguito al fatto d'arme di Monte Santo. Rientrato dalla prigionia, fu raccolto nel campo di concentramento di Mantova il 30 ottobre. Fu congedato il 1° dicembre 1918.Fu insignito di 4 medaglie, la medaglia interalleata della vittoria, la croce al merito di guerra, la medaglia dell'Unità d'Italia 1848-1918 e una medaglia coniata nel piombo nemico. || 4 medaglie: la medaglia interalleata della vittoria, la croce al merito di guerra, la medaglia dell'Unità d'Italia 1848-1918 e una medaglia coniata nel piombo nemico; il foglio matricolare. || || Medal || Home Front || Le 4 medaglie militari di Nicola Napoli, lato A || || Le 4 medaglie militari di Nicola Napoli, lato B || Home Front || Medal || || Official document || Home Front || Foglio matricolare
La storia di un bersagliere
13 Items
Ritaglio di giornale (s.d., ma 1916) con l'articolo intitolato Il Pecinca e Cima Grande Espugnati dove viene descritta la battaglia alla quale partecipò direttamente Attilio Fratocchi; Libriccino SEMPRE CON TE; Agenda del soldato, 1917; Foto di gruppo sul Piccolo Javorcek (28 gennaio 1916), in basso a sinistra Attilio; Foto di gruppo di militari appena decorati; Attilio Fratocchi mentre viene decorato il 12.04.1917 presso l'Istituto De Merode; Foto d'insieme, ufficiali decorati in alto sulla scalinata ed i militari in basso; La Regina Margherita assiste alla cerimonia delle decorazioni; Lettura della motivazione per l'attribuzione dell'onoreficienza; Cartolina inviata ad Attilio dal fratello Giuseppe per il Natale 1916; fotografia di Attilio Fratocchi in trincea; 213 carta geografica di gradisca; 214 carta geografica VI Armata (1912??) || Questa storia viene raccontata dalla figlia Anna Maria che narra della vicenda storica della III Armata che ha combattuto sul Carso. Il padre, Attilio Fratocchi, in servizio nel 12° Reggimento bersaglieri fu chiamato il 5 gennaio 1914 a servire la patria. La famiglia di origine molto numerosa era composta da 8 fratelli dei quali Attilio era il secondo. Unomo molto religioso aveva studiato e si iscritto all'università con grande fatica, nella guerra viene arruolato con il grado di sottotenente. Tra le memorie presentate di particolare rilievo il libriccino dal titolo SEMPRE CON TE e recante sul retro la scritta AL SOLDATO ITALIANO consegnato ai soldati dal Cappellano Don Gireraldi; nel libriccino vi sono annotazioni dei luoghi di linea, quante e quali le ferite subite, i luoghi di cura, le funzioni religiose etc. Attilio fu ferito 3 volte, la più grave avvenne il 1 novembre del 1916 al fronte da uno proiettile nemico con offesa alla colonna vertebrale dalla quale derivò la parziale paralisi della parte sinistra. Fu decorato con Medaglia d'argento, Croce di Guerra, e Onoreficenza dei Savoia. Le vicende di Attlio Fratocchi sono citate in: E.Dalmazzo, I bersaglieri nella guerra mondiale, Bologna, Cappelli Editore, 1934; Costanzo Ranci, Piume al vento, Milano, Alpes, s.d. || || Home Front || Publication || Il Pecinca e Cima Grande espugnati || || Photograph || Home Front || Trench Life || In basso a sinistra Attilio Fratocchi || Foto di gruppo sul Piccolo Javorcek || || 41.8929163,12.482519899999943 || Remembrance || Roma || Photograph || Ufficiali appena decorati || || Photograph || Foto di Attilio Fratocchi in trincea || Home Front || Trench Life || || Remembrance || Photograph || 41.8929163,12.482519899999943 || Roma || Ufficiali appena decorati || || Remembrance || Ufficiali decorati in altro sopra la scalinata, militari in basso || Decorazione all'Istituto De Merode (Roma), discorso del Generale Pontremoli || Roma || 41.89217499999999,12.481688899999995 || Photograph || || Roma || Remembrance || Photograph || Testo sul retro della foto Decorazione all'Istituto De Merode (Roma) || 41.89217499999999,12.481688899999995 || || 41.89217499999999,12.481688899999995 || La Regina Margherita assiste alla cerimonia della decorazione all'Istituto De Merode (Roma) || Roma || Photograph || Remembrance || || Remembrance || Photograph || Lettura della motivazione della decorazione a Attilio Fratocchi || Cerimonia di decorazione all'Istituto De Merode (Roma) || Roma || 41.89217499999999,12.481688899999995 || || Remembrance || 41.89217499999999,12.481688899999995 || Motivazione della decorazione || Roma || Photograph || || Inviata ad Attilio dal fratello Giuseppe || Postcard || Home Front || Cartolina di Natale || || Home Front || Drawing || Carta IGM di Gradisca || || Drawing || Manovra coi Quadri (1912) || Carta geografica VI Corpo d'Armata || Home Front || || Agenda del soldato, 1917 (parte prima) || Diary || Home Front || || Diary || Agenda del soldato, 1917 (parte seconda) || Home Front || || Home Front || SEMPRE CON TE, Ricordi e propositi (parte prima) || || Home Front || SEMPRE CON TE, Ricordi e propositi (parte seconda)
Elvira Lombai | una storia di profughi
14 Items
(1) Foto del periodo della guerra che ritrae la famiglia di Elvira Lombai. Da sinistra: Luigia Tomat madre, Elvira Lombai figlia (intervistata 1991), Silvio figlio, Giobatta Lombai padre, Pierina figlia. (2) Foto di Elvira Lombai. (3)Foto di Elvira sulle rive del Natisone 1926. (4)Foto di Elvira che lava i panni sul Natisone 1924. (5)Serie di foto di Elvira scattate nel 1995 dalla nipote Hanna Genuzio (1985) (6)Buono di Cassa, facente funzioni di banconota, della Cassa Veneta dei prestiti, da 2 Lire, datata 2 gennaio 1918. Esemplare originale. (7)Intervista audio a Elvira Lombai (in lingua friulana, raccolta nel 1991, dal figlio Cesare Genuzio e dalla nuora Marilena Klugmann, formato audio in cd rom, che è stato convertito in formato mp3 per Europeana. (8)Storia anagrafica di Elvira Lombai, a cura del figlio, Cesare Genuzio. || La storia racconta dell'esperienza come profuga bambina di Elvira Lombai in seguito alla rotta di Caporetto. L'intervista audio raccolta dal figlio Cesare Genuzio e dalla nuora Marilena Klugmann, in lingua friulana, è accompagnata da foto. Elvira Lombai nasce a Cividale Borgo Brossana nel 1909 e muore a Cividale Borgo di Ponte nel 2002. Elvira, nel 1917 aveva otto anni e abitava nella casea di famiglia in Borgo Brossana, poco oltre la chiesa di San Biagio sulla riva del Natisone. Il padre Giobatta decide, presumibilmente il 26 ottobre, di fuggire con la moglie Luigia Tomat e i quattro figli, caricati sul carro agricolo trainato dalle due mucche. Arrivano fino a Lauzacco, dove la famiglia si divide. Giobatta rimane con il figlio maggiore Silvio (15 anni) e con il carro, mentre Luigia trova posto su un autocarro militare con i figli Pierina (18 ann), Elvira (8) e Romano (4). Arrivano fino al ponte sul Tagliamento, poco prima che il ponte venga fatto saltare, quindi il 30 ottobre e non riescono a passare. Di qui, a piedi, tornano a Cividale dove con molta fortuna, la famiglia si riunisce e trascorre l'anno di occupazione sopravvivendo grazie ai prodotti dell'orto e al fatto che l'unica mucca superstite è stata accolta nel vicino convento delle Orsoline, dove la notte trava ospitalità anche la sorella Pierina. || || Women || Photograph || 46.09394289999999,13.437165800000002 || Foto famiglia di Elvira Lombai || Foto del 1910 che ritrae la famiglia di Elvira Lombai. Da sinistra: Luigia Tomat madre, Elvira Lombai figlia (intervistata 1991), Silvio figlio, Giobatta padre. || Italiano || Home Front || Cividale del Friuli || Foto famiglia di Elvira Lombai prima della Grande Guerra || || Photograph || Women || Foto di Elvira Lombai, sulle rive del Natisone, 1926. || Foto di Elvira Lombai, sulle rive del Natisone, 1926 || Front || Italiano || Fiume Natisone, presso Pordenone || || Italiano || Fiume Natisone, presso Pordenone || Women || Foto di Elvira Lombai, sulle rive del Natisone, 1926 || Photograph || Foto di Elvira Lombai, sulle rive del Natisone, 1926. || Back || || Elvira Lombai lungo il fiume Natisone || Photograph || Italiano || Women || Foto di Elvira Lombai che lava i panni lungo il fiume Natisone, presso Pordenone, anno 1924. || Front || Foto di Elvira Lombai che lava i panni sul Natisone 1924 || Fiume Natisone (Pordenone) || || Photograph || Italiano || Back || Women || Fiume Natisone (Pordenone) || Foto di Elvira Lombai che lava i panni lungo il fiume Natisone, presso Pordenone, anno 1924. || Foto di Elvira Lombai che lava i panni sul Natisone 1924 || Elvira Lombai lungo il fiume Natisone || || Italiano || Serie di foto di Elvira Lombai scattate nel 1995 || Women || Photograph || || Home Front || Banconota della Cassa Veneta dei prestiti || Other || Banconota da 2 Lire del 1918 || Front || Italiano || Buono di Cassa, facente funzioni di banconota, della Cassa Veneta dei prestiti, da 2 Lire, datata 2 gennaio 1918. Esemplare originale. || || Home Front || Banconota da 2 Lire del 1918 || Buono di Cassa, facente funzioni di banconota, della Cassa Veneta dei prestiti, da 2 Lire, datata 2 gennaio 1918. Esemplare originale. || Other || Italiano || Back || Banconota della Cassa Veneta dei prestiti || || Dialetto friulano || Intervista a Elvira Lombai (in dialetto friulano) è stata raccolta nel 1991, dal figlio Cesare Genuzio e dalla nuora Marilena Klugmann, formato audio in cd rom, che è stato convertito in formato mp3 per Europeana a cura dell'intervistatore Francesco Rizzi. || Women || Interview || Elvira Lombai || Home Front || Intervista a Elvira Lombai || || Dialetto friulano || Women || Elvira Lombai || Interview || Home Front || Intervista a Elvira Lombai || Intervista a Elvira Lombai (in dialetto friulano) è stata raccolta nel 1991, dal figlio Cesare Genuzio e dalla nuora Marilena Klugmann, formato audio in cd rom, che è stato convertito in formato mp3 per Europeana a cura dell'intervistatore Francesco Rizzi. || || Intervista a Elvira Lombai (in dialetto friulano) è stata raccolta nel 1991, dal figlio Cesare Genuzio e dalla nuora Marilena Klugmann, formato audio in cd rom, che è stato convertito in formato mp3 per Europeana a cura dell'intervistatore Francesco Rizzi. || Home Front || Elvira Lombai || Intervista a Elvira Lombai || Women || Dialetto friulano || Interview || || Italiano || Photograph || Women || foto di Elvira Lombai successiva alla guerra || Foto di Elvira Lombai || Elvira Lombai || || Elvira Lombai || Women || Memoir || Italiano || Storia anagrafica di Elvira Lombai || Home Front || Storia anagrafica di Elvira Lombai, a cura del figlio, Cesare Genuzio. || || Publication || Refugees || Italiano || Cividale del Friuli || Women || || La nonna racconta || La fuga da Cividale nell'ottobre 1917. Harpo Genuzio (1982)ha tradotto e trascritto nel 1993, come compito scolastico, il racconto in friulano fatto dalla nonna Elvira nel 1991. || Refugees || Pordenone || Women || 45.9290601,12.64161009999998 || || Cividale del Friuli || 46.09394289999999,13.437165800000002 || La chiesa di sinistra è quella del convento di Santa Maria in Valle, che comprende il Tempietto Longobardo. Sotto, con la sua briglia, il mulino di Broscandola. La casa dei Lombai è subito a destra dell'altra chiesa, quella di San Biagio. || Borgo Brossana || Borgo Brossana a Cividale del Friuli || Italiano || Photograph