La Guerra dei miei nonni
Entrambi i miei nonni, paterno e materno nonché pro-zii parteciparono alla Guerra Mondiale, come ufficiali dei Granatieri (nonno paterno), Alpini (nonno materno), Artiglieria da Fortezza (prozio paterno), Artiglieria da Montagna (prozio materno). Da piccolo ascoltai per lungo tempo le storie raccontate dal nonno materno e prozio, in quanto mio nonno paterno morì quando ero appena nato e mio prozio, giovane Sottotenente, morì proprio nel Giugno del 1915 al Forte Verena - Altopiano di Asiago -, colpito in pieno dall'artiglieria austro-ungherese nei primi giorni di guerra. Egli è' sepolto all' Ossario di Asiago, dove fui portato in visita da mio padre, che porta il suo stesso nome, quando ero ragazzino. Le foto che invio al sito sono foto fatte da loro stessi o che ritraggono i miei nonni/prozii al fronte scattate da loro stessi o da loro commilitoni.
CONTRIBUTOR
Paolo Coletti
DATE
-
LANGUAGE
ita
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1
INSTITUTION
Europeana 1914-1918
PROGRESS
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Storie dei miei nonni militari sullo stesso fronte
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foto del 52° Reggimento Brigata Marche (Arena Giuseppe) foto 9 compagnia a Rigolato, 1 giugno 1915 (Arena Giuseppe) foto del 3 ottobre 1917, dopo la ferita torna al fronte col suo reparto (Ajello Francesco) foto-cartolina dall'Ospedale Salviatino di Firenze (Ajello Francesco) foto 1917, località Gradisca (Arena Giuseppe) foto 1917, Bassano del Grappa (Arena Giuseppe) foto dopo la guerra con le medaglie(1928)(Arena Giuseppe) 4 medaglie tra cui la Croce al Merito tesserino Unione Nazionale Ufficiali in congedo d'italia (Arena Giuseppe) || Il testimone aveva in entrambi i nonni sul fronte; Arena Giuseppe originario di Messina era ufficiale di carriera, figlio di un generale che partecipò alla rivolta anti-borbonica del 1848 a Messina e successivamente alla guerra di Libia nel 1912. Giuseppe è ufficiale durante la prima guerra mondiale sul fronte del San Michele a 29 anni. Fu decorato con la Croce di Guerra al Merito. Successivamente lascia l'esercito e passa alla Milizia come ufficiale nel 1928-30. L'altro nonno, Ajello Francesco originario anch'esso di Messina, era Capitano dei Granatieri di Sardegna. Ferito al fronte fu ricoverato nell'ospedale Salviatino di Firenze e tornò al fronte dopo la convalescenza. All'inizio della guerra ha 28 anni. Gli fu conferita l'onorificenza della Croce al Merito. || || 45.9,11.5 || Front || Monte Ortigara || Foto del 52° Reggimento Brigata Marche || Home Front || Photograph || || Back || Photograph || Monte Ortigara || Retro della foto del 52° Reggimento Brigata Marche || Home Front || nota manoscritta || || Front || Foto 9° Compagnia a Rigolato || Home Front || Photograph || Trench Life || 46.55965,12.832517400000029 || || nota manoscritta || Trench Life || Retro della Foto 9° Compagnia a Rigolato || 46.55965,12.832517400000029 || Photograph || Home Front || Back || || Photograph || Foto di Ajello Francesco || Front || || Retro della Foto di Ajello Francesco || Back || Photograph || || Front || Postcard || Ospedale Salviatino || Home Front || Fotografia di Ajello Francesco || 43.7710332,11.248000600000069 || || Home Front || 43.7710332,11.248000600000069 || Testo della cartolina postale con la foto di Francesco Ajello || Back || Ospedale Salviatino || Postcard || || 45.8924246,13.500194299999976 || Postcard || Fotografia di Giuseppe Arena || Gradisca || Home Front || Front || || Postcard || Back || Home Front || 45.8924246,13.500194299999976 || Gradisca || Testo della cartolina postale con la foto di Giuseppe Arena || || Postcard || 45.7657286,11.727274699999953 || Bassano del Grappa || Front || Fotografia di Giuseppe Arena || Home Front || || Bassano del Grappa || Home Front || Testo della cartolina postale con la foto di Giuseppe Arena || Back || 45.7657286,11.727274699999953 || Postcard || || Postcard || Fotografia di Giuseppe Arena dopo la guerra con le medaglie || Home Front || Front || || Home Front || Postcard || Testo sul retro della Fotografia di Giuseppe Arena dopo la guerra con le medaglie || || Home Front || Front || Le 4 medaglie || || Back || Home Front || Le 4 medaglie || || Front || Messina || Official document || Tesserino Unione Nazionale Ufficiali in congedo d'Italia di Ajello Francesco || 38.1938137,15.55401519999998 || || 38.1938137,15.55401519999998 || Messina || Tesserino Unione Nazionale Ufficiali in congedo d'Italia di Ajello Francesco || Back || Official document || || Tesserino Unione Nazionale Ufficiali in congedo d'Italia di Ajello Francesco || Messina || 38.1938137,15.55401519999998 || Back || Official document
I miei nonni materni nella bufera della guerra
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Alcune foto e cartoline scritte dalla nonna Emilia Baldi al marito Antonio Pozzi di stanza presso gli Stabilimenti Sanitari di tappa a Cividale del Friuli, sezione Caserma Alpini, le richieste di congedo alle autorità militari ed alcune poesie scritte al fronte. || Mio nonno materno Antonio Pozzi (nato a Como il 04.10.1871 e morto a Como il 05.02.1929), medico chirurgo, sposò nel 1905 Emilia Baldi (Como 22.06.1884 - 22.08.1948). Partito per il fronte quale ufficiale medico vi rimase per tutto il tempo della guerra; più volte la nonna Emilia supplicò le autorità militari di congedare il marito, poiché non poche erano le difficoltà nell'accudire i quattro figli, di cui la più piccola era mia mamma, nata proprio agli inizi della guerra. || || Due scherzosi e tragici menù di guerra, stilati........ dal cuoco e dai suoi aiutanti. Scherzosi, perché, nonostante le privazioni, i soldati avevano ancora voglia di ridere; e tragici, perché comunque molto..... sconvenienti ed indigesti. || Dansk || || Antonio Pozzi || Photograph || Trench Life || Antonio Pozzi, capitano medico Alpini || Front || foto del nonno dottor Antonio Pozzi, Como 1871 - 1929, capitano medico Ospedale di Tappa, Sezione Alpini, Cividale del Friuli. 1915 || Como, in partenza per il fronte || || Testo della cartolina: Per te piovan dal Ciel pel Capo d'Anno Tutte le gioie che in Cielo stanno tua Emilia || Como/Italia || The Consoler, cartolina di E. Baldi al marito A. Pozzi || Postcard || Da Como /Lombardia a Cividale /Friuli || Trench Life || Back || || The Consoler, cartolina di Emilia Baldi al marito Antonio Pozzi || Da Como/Lombardia a Cividale/Friuli || Front || Cartolina: Cristo Consolatore nell'atto di consolare una sposa in pena; sul letto è seduto un bimbo, alla parete la foto del marito/padre lontano. La cartolina fu inviata dalla mia nonna Emilia Baldi al marito (mio nonno) Capitano Medico Alpini Antonio Pozzi, a Cividale del Friuli || Como/Lombardia || Trench Life || Postcard || || Medical || Letter || Front || Lettera della Direzione di Sanità Militare al Capitano Antonio Pozzi || dott. Antonio Pozzi, nonno di Paola Mariani || Al Capitano Medico Pozzi dott. Antonio Per incarico del Ministero della Guerra esprimo alla S.V. la riconoscenza di Questo per l'opera prestata ai militari malati e feriti in occasione della nostra Guerra, accolti negli Ospedali di questo Corpo d'Armata. L'elogio del Superiore Comando, associato alla coscienza del dovere compiuto, non dubito porterà alla S.V. la maggiore delle soddisfazioni. Mentre di ciò mi compiaccio unisco a quelli Ministeriali i miei più vivi ringraziamenti. f. ato Colonnello Medico Direttore di Sanità V. Perego || Milano
La lapide dei giornalisti morti nella Grande Guerra
1 Item
Nel maggio del 2011 è stata rinvenuta in una cantina di proprietà dell'INPGI (Istituto Nazionale Previdenza Giornalisti Italiani) una lapide marmorea recante i nomi di 83 giornalisti di varie testate italiane morti nel corso della Grande Guerra. La grande lapide (misura cm. 170 di altezza, cm. 101 di larghezza e cm. 3 di spessore) si è rivelatA di particolare importanza per lo studio della storia del giornalismo italiano; fino ad allora infatti erano noti solamente i nomi dei 46 giornalisti commemorati insieme al Milite Ignoto. Nell'elenco sono citate tutte le testate dell'epoca, la metà delle quali non esiste più, tutti gli orientamenti politici, tutte le regioni tranne Abruzzo e Molise; vi sono uomini politici, scrittori, figli di ministri, direttori e vice-direttori di giornali. Per alcuni vengono citate le onorificenze (medaglie d'oro, d'argento, e di bronzo). Lo studio avviatosi in seguito al rinvenimento di questa lapide ha ampliato l'elenco dei giornalisti morti nel corso della Prima Guerra Mondiale che ora comprende 97 nomi. Tra le gloriose testate FIEG rappresentate figurano il Corriere della Sera, La Stampa, Il Messaggero, Il Piccolo, Il Resto del Carlino, Il Sole, Il Mattino, La Gazzetta dello Sport, e molte purtroppo ormai scomparse come Il Fanfulla o Il Corriere di Livorno. (si veda: http://www.storiainrete.com/4904/ultime-notizie/ritrovata-in-uno-scantinato-lapide-con-giornalisti-caduti-nella-grande-guerra/) || Lapide marmorea (cm. 170 di altezza, cm. 101 di larghezza e cm. 3 di spessore) recante l'iscrizione In memoria dei giornalisti morti per la patria 1915-1918 e un elenco di 83 nomi.