Foto del soldato GiovanBattista Mazza
Foto del soldato GiovanBattista Mazza in divisa di prima vestizione, nel periodo di addestramento presso il (deposito) 17° Reggimento Fanteria di Ascoli Piceno.
CONTRIBUTOR
domenico mazza
DATE
1917-06
LANGUAGE
ita
ITEMS
1
INSTITUTION
Europeana 1914-1918
PROGRESS
METADATA
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Polizza Assicurazione combattenti (nel caso morte combattente) del soldato GiovanBattista Mazza
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Polizza INA di Assicurazione a favore dei militari combattenti nel caso di morte in combattimento, emessa in data 1 gennaio 1918 a seguito di Decr. Luog. 10 dicembre 1917.
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Il Soldato GiovanBattista Mazza. Un ragazzino del '99
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Quando il 22 dicembre 1899 GiovanBattista Mazza nasce a Riofreddo, un piccolo paese della provincia di Roma, di certo non sa che avrà l'onore di essere uno dei più giovani agazzi del '99, l'ultima classe di leva combattente dell'Italia nella Grande Guerra. Chiamato alle armi e arruolato soldato di 1^ categoria l’11 giugno 1917, dopo l'addestramento nel 17° Reggimento Fanteria ad Ascoli Piceno, viene avviato “in territorio dichiarato in stato di guerra” presso una unità di marcia a novembre di quell’anno, quando sul Piave l’esercito italiano resiste nella battaglia di arresto successiva alla disfatta di Caporetto. Qualche giorno prima del suo 18° compleanno viene assegnato al 111° Reggimento di Fanteria della brigata “Piacenza”. Grazie al Decr. luog. 10 dicembre 1917, si trova a ricevere come dono una speciale polizza I.N.A. gratuita che assicura il pagamento di “Lire Cinquecento” a sua madre in caso di morte in combattimento, o di “Lire Mille” all’assicurato sopravvissuto, al compiersi dei trenta anni dalla data della polizza: “un segno tangibile della gratitudine della Patria” verso i soldati rimasti in piedi contro gli eserciti austro-tedeschi. E la Patria dovrà essere grata anche al 111° Reggimento di Fanteria, citato nel Bollettino di guerra del 23 giugno 1918, se nella “Battaglia del solstizio”, tra il 15 e il 21 giugno l’offensiva austriaca viene bloccata a Nervesa del Piave (poi rinominata infatti “della Battaglia”), dove il 17 il soldato GiovanBattista Mazza “cade prigioniero del nemico a seguito del combattimento” e resta internato nel campo di prigionia di Villach fino al rimpatrio del 12 novembre 1918 conseguente all’armistizio. La sua divisa sarà allora apparsa ancora più modesta di quella indossata nella foto-ricordo del periodo di addestramento, ma l’inno del 111° Reggimento declamava orgogliosamente: “Noi non rende superbi un cimiero – Non gran pompa di piume il cappello – Ma pur logoro e stanco sei bello – Fantaccino che ignori il timor”. Il “fantaccino” Giovan Battista Mazza viene congedato nel marzo 1921, con il riconoscimento di aver servito la Patria “con fedeltà ed onore” in cambio di quasi quattro anni della sua giovinezza. Così gli sembrerà un ben minore tributo, trent'anni dopo, decidere di non riscuotere da una Patria allora sconfitta le mille lire ormai svalutate della sua polizza, per conservare a sé e ai i suoi eredi quell’attestato di ricoscenza dell’Italia vittoriosa vissuta da “ragazzo del ‘99”. || Polizza Assicurazione combattenti (morte combattente)di GB. Mazza Polizza Assicurazione combattenti (combattente sopravvissuto)di GB. Mazza Foglio congedo di GB. Mazza Foto del soldato GiovanBattista Mazza