La lapide dei giornalisti
lapide in marmo ritrovata in uno scantinato dell’Inpgi - Roma. La foto allegata è tratta dal sito: www.fnsi.it
CONTRIBUTOR
Pierluigi Roesler
DATE
-
LANGUAGE
ita
ITEMS
1
INSTITUTION
Europeana 1914-1918
PROGRESS
METADATA
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La lapide dei giornalisti morti nella Grande Guerra
1 Item
Nel maggio del 2011 è stata rinvenuta in una cantina di proprietà dell'INPGI (Istituto Nazionale Previdenza Giornalisti Italiani) una lapide marmorea recante i nomi di 83 giornalisti di varie testate italiane morti nel corso della Grande Guerra. La grande lapide (misura cm. 170 di altezza, cm. 101 di larghezza e cm. 3 di spessore) si è rivelatA di particolare importanza per lo studio della storia del giornalismo italiano; fino ad allora infatti erano noti solamente i nomi dei 46 giornalisti commemorati insieme al Milite Ignoto. Nell'elenco sono citate tutte le testate dell'epoca, la metà delle quali non esiste più, tutti gli orientamenti politici, tutte le regioni tranne Abruzzo e Molise; vi sono uomini politici, scrittori, figli di ministri, direttori e vice-direttori di giornali. Per alcuni vengono citate le onorificenze (medaglie d'oro, d'argento, e di bronzo). Lo studio avviatosi in seguito al rinvenimento di questa lapide ha ampliato l'elenco dei giornalisti morti nel corso della Prima Guerra Mondiale che ora comprende 97 nomi. Tra le gloriose testate FIEG rappresentate figurano il Corriere della Sera, La Stampa, Il Messaggero, Il Piccolo, Il Resto del Carlino, Il Sole, Il Mattino, La Gazzetta dello Sport, e molte purtroppo ormai scomparse come Il Fanfulla o Il Corriere di Livorno. (si veda: http://www.storiainrete.com/4904/ultime-notizie/ritrovata-in-uno-scantinato-lapide-con-giornalisti-caduti-nella-grande-guerra/) || Lapide marmorea (cm. 170 di altezza, cm. 101 di larghezza e cm. 3 di spessore) recante l'iscrizione In memoria dei giornalisti morti per la patria 1915-1918 e un elenco di 83 nomi.
La Guerra dei miei nonni
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Entrambi i miei nonni, paterno e materno nonché pro-zii parteciparono alla Guerra Mondiale, come ufficiali dei Granatieri (nonno paterno), Alpini (nonno materno), Artiglieria da Fortezza (prozio paterno), Artiglieria da Montagna (prozio materno). Da piccolo ascoltai per lungo tempo le storie raccontate dal nonno materno e prozio, in quanto mio nonno paterno morì quando ero appena nato e mio prozio, giovane Sottotenente, morì proprio nel Giugno del 1915 al Forte Verena - Altopiano di Asiago -, colpito in pieno dall'artiglieria austro-ungherese nei primi giorni di guerra. Egli è' sepolto all' Ossario di Asiago, dove fui portato in visita da mio padre, che porta il suo stesso nome, quando ero ragazzino. Le foto che invio al sito sono foto fatte da loro stessi o che ritraggono i miei nonni/prozii al fronte scattate da loro stessi o da loro commilitoni.
Lapide commemorativa cimitero Castrignano Del Capo
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Lapide commemorativa custodita all'interno della cappella degli Eroi Francesi. || L'Agent Civil Michel Adrieu cadde nell'affondamento dell'incrociatore Leon Gambetta il 27 aprile 1915.