Il soldato Attilio Cadelli | salvato dalla musica
foto della banda dei prigionieri di guerra di Mauthausen
CONTRIBUTOR
Rosa Del Piero
DATE
1915 - 1918
LANGUAGE
ita
ITEMS
1
INSTITUTION
Europeana 1914-1918
PROGRESS
METADATA
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Timbri dell'Associazione fra mutilati e invalidi di Carlantino || || Home Front || Medal || Medaglia, ad ignoto || || Medal || Medaglia, ad ignoto || Home Front || || Medal || Home Front || Medaglia, ad ignoto || || Home Front || Medaglia, ad ignoto || Medal || || Home Front || Medal || Medaglia, ad ignoto || || Medal || Medaglia, ad ignoto || Home Front || || Medal || Home Front || Croce al merito di Guerra, retro || || Home Front || Croce al merito di Guerra, fronte || Medal
MI18 - 71 - Il soldato che incontrò il Duca d’Aosta
1 Item
Fotografia che ritrae il Pollini nel momento dell’attribuzione della medaglia da parte del Duca d’Aosta || Leo Pollini, nonno dell’intervistata Maria Guazzoni, combattente sul Carso al 47° reggimento di fanteria dal 20 novembre 1915 al 3 aprile 1917; successivamente, da gennaio ad agosto 1918, sul Pasubio. E’ sopravvissuto alla guerra. Nel 1917 il Duca D’Aosta gli ha attribuito di persona una medaglia al valor militare. Autore di diversi libri sull’esperienza della Grande guerra (in quanto insegnante).
MI18 - 61 - Il soldato e le crocerossine
1 Item
Medagliere del Fusi, con l’attestato di riconoscimento; foto delle sorelle Reverelli || Il nonno dell’intervistato, Giulio Fusi (soggetto del contributo), sottotenente di fanteria, è morto in guerra sul CaIl nonno dell’intervistato, Giulio Fusi (soggetto del contributo), sottotenente di fanteria, è morto in guerra sul Carso colpito da una granata il 2 novembre 1916. L’esplosione è stata talmente violenta che il corpo è risultato irreperibile. Adele e Pia Reverelli, cognate di Giulio Fusi, hanno prestato servizio come crocerossine negli anni della guerra (dal ’15 al ’18), ma sono riuscite a sopravvivere. Nel ricordo di famiglia vi sono diverse lettere di soldati curati dalle due sorelle. rso colpito da una granata il 2 novembre 1916. L’esplosione è stata talmente violenta che il corpo è risultato irreperibile.