Diario di vita militare
1) fotografia della prima pagina originale del terzo diario - periodo dal 10/08/1916 al 9/08/1917
2) fotografia della prima pagina originale della lettera scritta al fratello- giugno 1916
3) estratto del diario che va dal 10 agosto 1916 al 25 febbraio 1917
4) trascrizione della lettera scritta al fratello di cui al punto 2)
5) 11 fotografie che illustrano quanto riportato nel diario o nella lettera
Mio padre, classe 1895, ha combattuto sul fronte italiano specialmente nella zona del Monte Zugna fra Trento e Verona-Vicenza. Fu chiamato alle armi il 31 dicembre del 1914 ed iscritto in qualità di allievo ufficiale nel 1° reggimento Artiglieria da Campagna prestando giuramento a Venaria Reale –Torino- il 1° agosto del 1915. Come sottotenente di prima nomina fu inviato subito nella zona dichiarata in stato di guerra.
Promosso tenente gli furono affidati di volta in volta il comando di batterie da montagna con l’ultima delle quali ebbe la soddisfazione di entrare la sera del 3 novembre 1918, assieme ai suoi soldati, in Trento.
Appena in tempo prima di essere ricoverato in un ospedale da campo della zona avendo contratto l’influenza cosidetta ‘Spagnola’. Fortunatamente essa non lasciò gravi conseguenze vivendo mio padre fino a 90 anni in buona salute fisica e mentale.
Di questo periodo ho diversa documentazione fra cui alcuni diari scritti in stenografia ‘Gabelsberger’ dei quali non ho la traduzione completa. Di uno di essi (vedi fotografia della prima pagina in originale) riporto alcune parti sia dove si descrivono eventi bellici e sia dove prevalgono invece considerazioni personali di vita pratica o sentimentale (vedi allegato).
Fra le diverse lettere scambiate con i familiari ne allego una piuttosto corposa (vedi fotografia della prima pagina in originale) inviata al fratello Eugenio in cui riporta alcuni dettagli della vita militare (vedi trascrizione allegata).
Per illustrare quanto riportato nella lettera e nel diario allego anche alcune fotografie.
CONTRIBUTOR
Vincenzo De Angelis
DATE
1915 - 1918
LANGUAGE
ita
ITEMS
2
INSTITUTION
Europeana 1914-1918
PROGRESS
METADATA
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Chiamato alle armi il giorno 6 novembre 1915 ricorrenza del mio compleanno. Mia presentazione l' 8, compleanno del mio caro figlio Danilo. Destinato 11° Bersaglieri parto il giorno 11 mattina per Ancona. Mi vestono, parto per Loreto la sera del 13. 26 Dicembre, vado in licenza di 8 giorni a casa ( non mi pare vero) 1916 Completate le istruzioni ordine improvviso, ci vestono grigio verde. Questa sera si parte (è vero? non è vero?), non si esce, si parte domani, questa notte si va a dormire, c'e chi non si spoglia. Dalla mattina alla sera in rango nel cortile, per una settimana, i nostri nervi sono tesi finalmente il 28 a notte (di febbraio) si parte (per dove? Non si sa! Dopo tre giorni e tre notti di treno si arriva a Cividale. Piove dirottamente, si cammina per arrivare a S. Pietro, zuppi fino ai capelli pernottiamo dentro un fienile, fa molto freddo. La mattina prestissimo, in marcia sopra la neve. Verso mezzogiorno passiamo l’antico confine (2 marzo) e dopo una faticosissima marcia di dodici ore, rientrando in Italia, ci fermiamo a Prossenico. La neve è alta 50 centimetri e seguita a cadere, dopo 2 giorni si riparte con la neve alta un metro e seguita sempre a venire giù. Rientriamo in territorio conquistato dopo di aver fatto 4 ore di cammino sopra la montagna, arriviamo a Longo. Sempre neve, ma non fa tanto freddo. A tutti ci prende la dissenteria. Muore un nostro amico di polmonite, Romolo Fraschetti, altri sono malati gravemente, non si trova niente da mangiare. (28 marzo) Si riparte per l’Italia. Tre giorni di marcia con zaino affardellato con due coperte, il terzo giorno, acqua dalla mattina alla sera. Le gambe non reggono più, fatto il viaggio senza soldi ma si cammina dalla contentezza di essere in Italia. Il 1° Aprile rincominciano le istruzioni; fa un caldo terribile, 8 ore di lavoro al giorno. Tutti i giorni si vedono aeroplani, sto facendo il plotone allievi caporali. 11 - ci danno i fucili fra giorni si parte...... queste sono le prime pagine trascritte del diario di guerra del mio bisnonno Augusto, che descrive la drammaticità della vita di trincea ed è stato testimone dell'incidente in cui fu ferito Benito Mussolini (a pagina 33). || Questo è il diario di guerra del mio bisnonno Augusto Moricci, di professione ebanista, nato forse a Porto Recanati e vissuto a Roma, dove è sepolto, nel Cimitero del Verano. Il suo diario di guerra è stato conservato da mio nonno, Danilo Moricci e poi da mio padre Giuseppe, fino ad arrivare a me. Grazie alla moderne tecnologie ho pensato di portarlo su formato digitale allo scopo di conservarlo. Copie dei file sono state donate ai miei cugini e zii, discendenti anche loro. In famiglia si dice che una sua opera lignea, una Madonna o una cornice che la racchiude, sia custodita nella Chiesa di S. Maria del Riposo a Roma. Mi ci sono recata ma non l'ho mai trovata. Un'altra ipotesi vuole che questa opera si trovi in Francia, forse a Parigi...sarebbe molto bello sapere dove e ritrovarla, ma anche molto difficile riuscirci. Lui comunque dopo la guerra aveva un laboratorio dalle parti di Piazza Bologna a Roma. || || Diary || Ferimento di Mussolini || Nella pagina a sinistra si cita il ferimento di Benito Mussolini, di cui Augusto Moricci fu testimone
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