Mario Zonetti. Un soldato di Castel di Tora
Delle due foto pubblicate del soldato Mario Zonetti, originario di Castel di Tora (Rieti), non possediamo la storia delle sue vicende nella grande guerra. I documenti fotografici sono stati concessi dal Sig.re Claudio Zonetti.
Fotografia di fanti
Almeno uno dei commilitoni nativo di Castel di Tora
Photograph
Fotografia di Mario Zonetti
CONTRIBUTOR
Claudio Zonetti
DATE
-
LANGUAGE
und
ITEMS
2
INSTITUTION
Europeana 1914-1918
PROGRESS
METADATA
Discover Similar Stories
Lettere di un soldato austroungarico di lingua italiana
14 Items
Lettere di Luigi Cnez, nato a S. Floriano circa nell'anno 1885. Bisnonno della contributrice. Residente a Gorizia allo scoppiare della guerra, di famiglia presumibilmente artigiana. Soldato dell'esercito austro-ungarico impiegato sul fronte galiziano. Prigioniero dell'esercito italiano a Trento a confitto terminato (durata della detenzione sconosciuta). Rientra dalla guerra, ma muore un anno dopo per gli stenti patiti in trincea. Le lettere sono incentrate sulla sopravvivenza in trincea: condizioni metereologiche, condizioni economiche, preoccupazioni per la famiglia. La contributrice ricorda anche l'esperienza del nonno, Teodoro Cnez (chiamato Dorut nelle lettera, che aveva 4 anni nel 1914), la fame patita nel campo profughi (Wagna, Austria-Ungheria) e la ricerca continua di cibo. Il fratello di Teodoro muore durante il profugato. || Epistolario rivolto alla moglie Luigia Filipek, profughi in Austria con due figli (campo profughi di Wagna). 1 lettera del 1915 1 del 1916 1 del 1917 2 del 1918 1 del 1919 1 cartolina senza data
Medagliere di un soldato (Antonio Schiavo)
17 Items
Mio nonno Antonio Schiavo, assegnato come aiutante Maggiore in 1ª nel 51° Fanteria Divisione del Comandante del Reggimento l'8 febbraio 1914 passa il 14 agosto dello stesso anno Aiutante di Campo della Brigata Alpini e il 1° ottobre comandante del 60° Fanteria, trovandosi, il 23 maggio 1915, in territorio dichiarato in stato di guerra. In forza alla Terza Armata chiamata l'Invitta, impegnata sul Carso e Basso Piave. Il Comandante dell’Armata durante la guerra fu Emanuele Filiberto di Savoia, Duca d’Aosta, cugino di Re Vittorio Emanuele III. Da quel momento, fino alla fine del conflitto, mio nonno rimarrà sul fronte orientale italiano ricevendo diverse promozioni sul campo, encomi e decorazioni tra cui: Legion d'Onore assegnatali in persona dal Presidente della Repubblica Francese Raymond Poincaré, la Croce di Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia, la Croce al merito di Guerra in bronzo, la Medaglia al Valor Militare in Bronzo e in Argento, la Croce d'Oro per Anzianità di servizio 25 anni, il Distintivo d'Onore, la Medaglia Commemorativa Nazionale della Guerra 15-18 con le quattro fascette corispondente agli anni del conflitto e la medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia. Inoltre partecipò alla battaglia del Monte Ortigara. Durante i quattro anni di guerra, come era solito in quei tempi, realizzò alcuni album di fotografie e schizzi arricchendoli con annotazioni che ritraevano la vita degli ufficiali al fronte e nelle retrovie, scene di quotidianità e campestri, immagini del fronte dal lato italiano durante bnombardamenti e cannoggiamenti. Raggiunse il grado di colonnello e fu, inoltre, podestà del comune di San Marcellino in provincia di Caserta. || Una selezione delle decorazioni ottenute da mio nonno e alcuni dei diplomi relativi tra cui: Legion d'Onore, Croce di Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia, la Croce al merito di Guerra in bronzo, la Medalgia al Valor Militare in bronzo e in Argento, la Croce d'Oro per Anzianità di servizio 25 anni, Distintivo d'Onore, la Medaglia Commemorativa Nazionale della Guerra 15-18 con le quattro fascette corispondente agli anni del conflitto e la medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia