Gardolo durante la prima guerra mondiale
Fotografia del paese di Gardolo durante la prima guerra mondiale; in via Aereoporto si vedono alcuni soldati austriaci
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-
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ita
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1
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Europeana 1914-1918
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Bicicletta Bianchi Prima Guerra Mondiale
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La bicicletta pasava 35 kg senza equipaggiamento. Per ovviare alla scomodità delle gomme piene fù attrezzata con una doppia sospensione sugli steli della forcella anteriore e singola sulla forcella posteriore. Inoltre la sella, di pelle, possedeva molle. Il portapacchi posteriore aveva anche la funzione di parafango. Il freno a contropedale ''TORPEDO'' consentiva alle bici di muoversi in mezzo ai rovi senza il rischio che qualche cavo si spezzasse. La bici era pieghievole per poter essere completamente trasportata a spalla ed è per questo che, successivamente, fù usata anche dai Parà. || Bicicletta in dotazione ai bersaglieri ciclisti. I bersaglieri ciclisti nascono il 15 marzo 1898. La loro caratteristica tattica era una grande capacità di spostamento : era costruita dall' allora nascente azienda Bianchi e fù usata sia nella Prima che nella Seconda Guerra Mondiale.
Attestato di merito della prima guerra mondiale
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Ricordo familiare del nonno che ha preso parte alla prima guerra mondiale sul fronte francese belga monte Verdun. attestato di riconoscimento e due medaglie al valore per la partecipazione alla guerra da parte di Giuseppe Bronzatti fu Leopoldo (in foto). riprodotta tramite fotografia || Ricordo familiare del nonno che ha preso parte alla prima guerra mondiale sul fronte francese belga monte Verdun. Attestato di riconoscimento e due medaglie al valore per la partecipazione alla guerra da parte di Giuseppe Bronzatti fu Leopoldo (in foto). riprodotta tramite fotografia
Giovanni Danzo | un Ardito della prima guerra mondiale
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Il nonno della testimone è stato un ardito della prima guerra mondiale. Giovanni Danzo nato il 18.06.1895 a Valli del Pasubio e morto nel 1982, a 87 anni, non parlava volentieri della guerra. Inizialmente prestò servizio in trincea sul Carso, poi negli Arditi. Della trincea ricordava i topi, il fango e gli estremi disagi che lo spinsero ad optare per gli Arditi. Si trovò però tra molti avanzi di galera (che sceglievano questa specialità per uscire dal carcere) Uccise un soldato austriaco, un disertore incatenato alla mitragliatrice e poi abbandonato al suo destino. Danzo avrebbe voluto prendere la mitragliatrice per guadagnarsi una menzione ma si accorse che avrebbe dovuto tagliare il piede del soldato morto, così rinunciò all'impresa e alla medaglia. || Croce al merito di Giovanni Danzo e decreto di cavaliere dell’Ordine di Vittorio Veneto; tre fotografie: 2 ritratti di Giovanni e un gruppo (Giovanni è il primo a sinistra); congedo; 3 documenti di assicurazione per combattenti; lettera del padre di Giovanni, Antonio Danzo, per il ritorno del figlio