Memorie di Adelmo Lolli
Documenti rappresentanti prigionieri, gruppi di militari, esercitazioni, vita di trincea, momenti di relax, di cui: 30 fotografie; 28 cartoline con immagini di propaganda, presa di Gorizia, Udine e Cormons italiane, tra le quali di rilievo l'invito ad Adelmo Lolli per la commemorazione del primo anno dalla presa di Gorizia. Un biglietto postale.
Tra i documenti si segna:
- foto B/N che ritrae un cartello con la scritta Dalle 4-5 ant. si entra liberi; sul retro si trova la spiegazione firmata da Adelmo Lolli Cartellone messo dagli austriaci e rivolto verso gli italiani invitandoli a darsi prigionieri dalle 4 alle 5. Un ufficiale del 2° fanteria riuscì a toglierlo dalle trincee nemiche e a potarlo sulle trincee italiane rivolto al nemico il quale così veniva ad essere invitato a darsi prigioniero. Della qual cosa piccati gli austriaci vi spararono contro con intensità guastandolo in parte. S.Ten. Lolli Adelmo;
- foto B/N che ritrae un ponte saltato in aria; sul retro la scritta Ponte sull'Isonzo di Gorizia fatto saltare la mattina dell'8 agosto 1916 dagli austriaci. Settembre 1916;
- foto B/N che ritrae un Draken Ballon in volo;
- foto B/N che ritrae due militari: il soldato di sinistra è Adelmo Lolli.
Tra le numerose foto parecchie sono di particolare interesse. Due sono datate Asiago 7 luglio 1917: la prima raffigura il Campanile del Duomo di San Matteo colpito nella parte alta; la seconda raffigura, invece, la parte alta del Campanile del Duomo di San Matteo crollata in terra con due soldati italiani in posa tra le macerie. La terza (foto n. 3) riprende il centro di Asiago con l'hotel Croce Bianca semidistrutto. Per vedere com'è oggi cliccare su: http://www.hotelcrocebianca.it/index.html. La foto 4 raffigura Case di Cesuna nel 1916 con i tetti sfondati, è riferita al vicino paese di Cesuna nell’Altopiano di Asiago. Si nota che il fabbricato a sinistra era la “scuola di Cesuna”. Seguono le case del paese parzialmente già segnate dai bombardamenti e il famoso Monte Lemerle sullo sfondo. La foto 5 raffigura case coloniche in contrada Fondi, di Treschè Conca che è il primo punto d’incontro con l’altopiano salendo dalla strada da Vicenza-Thiene verso Asiago, appena usciti dalla Val Canaglia. Nella foto si nota che i fabbricati sono ancora abbastanza integri. Pertanto dovrebbe essere stata scattata qualche giorno prima del massiccio bombardamento. Lo scatto è stato eseguito da sud verso nord nelle prime ore mattutine (stando all'ombra), a circa sei-otto metri dalla conosciuta ferrovia da montagna Rocchette-Asiago e, un'ottantina di metri più avanti, sulla destra, vi era la stazione ferroviaria di Treschè Conca. Si nota il mascheramento della strada che continuava anche sulla sinistra (fra i due fabbricati) salendo verso la Chiesa di Treschè Conca. A quattrocento metri in linea d’aria sulla sinistra (verso ovest) si trova il punto dove il granatiere Giani Stuparich (poi grande e conosciuto scrittore) meritò la medaglia d’oro; da qui sempre verso ovest a poco meno di due chilometri ebbe a togliersi la vita (per non cadere prigioniero) il granatiere Carlo Stuparich poi decorato medaglia d’oro (fratello di Giani). Meno di un centinaio di metri avanti (ovvero vicino alla stazione ferroviaria) “uniti nella morte da una sorte beffarda” perirono i 79 bersaglieri ciclisti del VII battaglione colpiti da una sola bomba nemica proprio nel momento in cui il loro comandante li aveva radunati. Era il 23 maggio 1916. La foto n. 10378 raffigura una chiesetta distrutta a Lucinico. Fa parte di un gruppo di altre 3 foto di Lucinico (130071, Lucinico distrutta e forse Lucinico distrutta). La foto n. 10377 raffigura un proiettile di cannone, mentre la n. 10375 un colpo esploso davanti alle trincee. La foto n. 10374 raffigura alcune tende in un accampamento italiano. Infine, un'altra foto riprende un soldato di spalle morto sui reticolati. Un'ultima, infine, 3 prigionieri austriaci. In qualità di possessore degli originali autorizzo la pubblicazione a titolo gratuito delle suddette foto su Europeana.
Alcuni anni fa ho ritrovato del tutto casualmente in una soffitta tra le vecchie carte del capitano Adelmo Lolli di Bastia Umbra (Perugia), fratello di mio nonno materno, una serie di bellissime cartoline da lui raccolte e alcune fotografie da lui scattate durante la Prima Guerra mondiale. Mio prozio, il capitano Adelmo Lolli era uno studente di ingegneria ed apparteneva all’11° Reggimento Fanteria – Brigata CASALE – 6^ Compagnia - 12^ Divisione. Era nato a Bastia Umbra (Perugia) il 29 maggio 1895 ed è morto a Bastia Umbra (Perugia) a 24 anni il 9 novembre 1919 proprio a seguito di una grave malattia contratta in guerra.
Appassionato di foto, documentò in particolar modo due luoghi: l'altopiano di Asiago e la zona di Gorizia nel corso della sua presa. Il suo nome compare nell'albo d'oro dei caduti dell'Umbria.
Riferimenti: http://www.cadutigrandeguerra.it/Albo_Oro/Archivi/25/183.jpg
Photograph
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Collage di Monte Erio e linee nemiche
Collage di foto panoramiche in bianco/nero dell'Altopiano di Asiago scattate dal capitano Adelmo LOLLI nel 1916-1917 durante la 1° Guerra Mondiale, raffrontate con quelle di oggi a colori.
Archivio Pierluigi Roesler Franz.
Collage di Monte Erio e linee nemiche: Foto A
Collage di foto panoramiche in bianco/nero dell'Altopiano di Asiago scattate dal capitano Adelmo LOLLI nel 1916-1917 durante la 1° Guerra Mondiale, raffrontate con quelle di oggi a colori (si vedano le foto: Roi-Treschè Conca verso Albaredo-Monte Erio, Pedescala-Monte Cimone, Castelletto e Tonezza, Camporovere-Monte Rasta-Monte Interrotto).
Archivio Pierluigi Roesler Franz.
Archivio Pierluigi Roesler Franz.
Fotografia dei Monti dell'Altopiano di Asiago
Fotografia dell'Altopiano di Asiago
Fotografia a colori da Roi-Treschè Conca verso Castelletto e Tonezza
Fotografia a colori da Roi-Treschè Conca verso Albaredo - Monte Erio
Fotografia a colori: Camporovere di Roana - Monte Rasta - Monte Interrotto e Forte sulla sommità
Fotografia a colori da Roi-Treschè Conca verso Pedescala-Monte Cimone
Fotografia con un gruppo di prigionieri
Fotografia che ritrae un cartello con la scritta dalle 4-5 ant.si entra liberi
Scritta sul retro della fotografia che ritrae un cartello con la scritta dalle 4-5 ant.si entra liberi
Fotografia di un ponte saltato in aria
Scritta sul retro della fotografia di un ponte saltato in aria
Fotografia di un Draken Ballon in volo
Retro della fotografia di un Draken Ballon in volo
Fotografia con la scritta A. Lolli in basso a sinistra
Fotografia con un gruppo di ufficiali
Fotografia con un gruppo di soldati
Postcard
Cartolina postale
Cartolina postale con scritta di Adelmo Lolli
Fotografia di un soldato con munizione
Fotografia di un edificio distrutto
Fotografia con due soldati in un momento di relax
Fotografia sul fiume Iudrio
Fotografia con due militari. A sinistra Adelmo Lolli
Fotografia di un soldato in un momento di relax
Fotografia di un soldato e tre uomini
Fotografia con un gruppo di soldati e un sacerdote. Ospedale del Seminario di Cividale
Scritta sul retro della fotografia dell'Ospedale del Seminario di Cividale
Fotografia con tre militare che pranzano
Fotografia di un militare (Adelmo Lolli?)
Fotografia con militari
Fotografia notturna con un gruppo di soldati
Fotografia ritratto
Fotografia con un gruppo di soldati sul campo
Fotografia di un militare in divisa
Fotografia con Adelmo Lolli (?)
Cartolina Postale con immagine di propaganda della presa di Gorizia
Cartolina postale della 12° Divisione. Brigata Casale - Brigata Pavia
Cartolina postale raffigurante la battaglia di san Pietro di Gorizia
Retro della cartolina postale raffigurante la battaglia di san Pietro di Gorizia
Cartolina postale raffigurante la presa di Gorizia
Cartolina postale raffigurante Gorizia Italiana. La piazza Grande
Cartolina postale raffigurante Gorizia Italiana. Panorama visto dal Castello
Cartolina postale raffigurante Gorizia Italiana. Panorama da Portegora
Cartolina postale raffigurante Gorizia Italiana. Castello e seminario nuovo
Cartolina postale raffigurante Gorizia Italiana. Piazza del Duomo
Cartolina postale raffigurante Cormons italiana
Cartolina postale raffigurante i nuovi uffici comunali e il castello di Udine
Cartolina postale raffigurante il cortile del castello di Udine
Cartolina postale raffigurante il nuovo palazzo degli uffici comunali di Udine
Cartolina postale raffigurante il Santuario della Madonna delle Grazie di Udine
Cartolina postale raffigurante il giardino Ricasoli - Udine
Cartolina postale raffigurante la piazza della stazione di Cormons
Cartolina postale raffigurante Cormons Italiana. La piazza Grande
Cartolina postale raffigurante Villa Perusini
Cartolina postale raffigurante Isola Sira (Grecia)
Retro della cartolina postale raffigurante Isola Sira (Grecia)
Biglietto di auguri al Colonnello Vincenzo Boveri redatto dagli ufficiali dell 11° Fanteria
Cartolina postale indirizzata al tenente Adelmo Lolli - 11° Fanteria
Biglietto di Ricordo dell'inaugurazione della Casa del Soldato offerta dalle Dame della Croce Rossa Inglese ed onorata dalla presenza di S.A.R. Regina Elena di Francia
Testo della cartolina postale scritta da Adelmo Lolli a Nelda Lolli (Bastia Umbra - Perugia)
Cartolina postale scritta da Adelmo Lolli a Nelda Lolli (Bastia Umbra - Perugia)
Testo della cartolina postale scritta da Adelmo Lolli ai genitori (Bastia Umbra - Perugia)
Cartolina postale scritta da Adelmo Lolli ai genitori (Bastia Umbra - Perugia)
Cartolina postale scritta da Adelmo Lolli da Rodi ai genitori (Bastia Umbra - Perugia)
Cartolina postale raffigurante lo stemma e l'immagine dell'artiglieria a cavallo La Voloira; scritta da Adelmo Lolli a Nelda Lolli (Bastia Umbra - Perugia)
Cartolina postale raffigurante l'accampamento della scuola militare di Porretta Terme
Retro della cartolina postale scritta da Adelmo Lolli e raffigurante raffigurante l'accampamento della scuola militare di Porretta Terme
Invito al Tenente Adelmo Lolli per i festeggiamenti del primo anniversario della presa di Gorizia
Cartolina postale raffigurante il 34° Reggimento Fanteria (Corpo di occupazione dell'Egeo), scritta da Rodi da Adelmo Lolli al padre
Retro della cartolina postale raffigurante il 34° Reggimento Fanteria (Corpo di occupazione dell'Egeo), scritta da Rodi da Adelmo Lolli al padre
Cartolina postale scritta da Adelmo Lolli al fratello Lanciotto
Retro della cartolina postale scritta da Adelmo Lolli al fratello Lanciotto
Biglietto postale scritto da Adelmo Lolli al padre preannunciando il possibile ritorno a casa
Retro del biglietto postale scritto da Adelmo Lolli al padre preannunciando il possibile ritorno a casa
Cartolina postale dell'11 Reggimento Fanteria Brigata CASALE
Cartolina postale dell'11 Reggimento Fanteria Brigata CASALE, retro
Fotografia del monumento a ricordo dei Caduti dell'11° Reggimento Fanteria Brigata CASALE
Al fronte - Un momento di relax dal barbiere e lettura dei giornali (uno dei soldati legge il “Corriere della Sera”)
Al fronte - Un Ospedaletto da campo della Croce Rossa Italiana
Al fronte - L'elevazione eucaristica durante la Santa Messa
Fotografia del Campanile del Duomo di San Matteo colpito nella parte alta. 7 luglio 1917
Fotografia della parte alta del Campanile del Duomo di San Matteo
Fotografia del centro di Asiago con l'hotel Croce Bianca semidistrutto e via Maggiore. 7 luglio 1917
Asiago - Contrada Fondi. Giugno 1917
Cesuna e bosco Lemerle (Altopiano di Asiago): fotografia delle case con i tetti sfondati. 6 luglio 1917
Cesuna (Altopiano di Asiago): fotografia delle case semidistrutte
Fotografia di Lucinico (?) distrutta
Fotografia di Lucinico distrutta
Fotografia del Ponte di Gorizia fatto saltare dagli austriaci la mattina dell’8 agosto 1916
Fotografia raffigurante alcune tende in un accampamento italiano
Fotografia di un colpo esploso davanti alle trincee
Fotografia raffigurante un proiettile di cannone
Fotografia di una chiesetta distrutta a Lucinico
Fotografia di Lucinico distrutta dai bombardamenti
Fotografia raffigurante un soldato di spalle morto caduto sui reticolati
Fotografia raffigurante tre prigionieri austriaci feriti
Fotografia di austriaci trovata dal Tenente Lolli a San Pietro di Gorizia dopo la conquista del paese il 12 agosto 1916
CONTRIBUTOR
Pierluigi Roesler Franz
DATE
1915 - 1919
LANGUAGE
ita
ITEMS
112
INSTITUTION
Europeana 1914-1918
PROGRESS
METADATA
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Memorie di guerra di Giuseppe Pignato
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3 lettere del 1914: indirizzate da Giuseppe Pignato alla sorella Concettina Pignato da Torino dove c'era la scuola militare (una lettera reca uno stemma del 92° reggimento fanteria, brigata Basilicata); 2 lettere del 1915: indirizzate da Giuseppe Pignato alla sorella Concettina Pignato da Torino dove addestrava le reclute (una lettera contiene una fotografia in bianco e nero di Salvatore Pignato, fratello minore di Giuseppe, in uniforme); 7 lettere del 1916: indirizzate da Giuseppe Pignato alla sorella Concettina Pignato provenienti dalla zona di guerra, fronte albanese (5 lettere), da Arona - Novara (1 lettera) e Novara (1 lettera). 3 lettere provenienti dall'Albania sono state soggette a censura e recano il visto dei suoi superiori sulla busta. 6 lettere del 1917: 4 lettere indirizzate da Giuseppe Pignato alla sorella Concettina Pignato, 2 lettere indirizzate da Concettina Pignato al fratello Giuseppe Pignato che si trovava ferito a Udine in ospedale. 1 lettera di Giuseppe reca, nel posto dove un tempo vi era il francobollo, la scritta Sono a Gorizia; i soldati non potevano infatti rivelare il luogo in cui si trovavano e l'escamotage di scrivere il luogo di permanenza sotto il francobollo era l'escamotage adottato da Giuseppe e Concettina; 5 lettere del 1917: scritte da Maria Pignato, madre di Giuseppe, al marito Giovanni Pignato per informarlo delle condizioni di salute del figlio che si trovava in ospedale a Udine; 1 lettera di condoglianze del 1918: scritta da Imola Gori, fidanzata di Novara di Giuseppe Pignato, a Concettina Pignato in occasione della morte di Giuseppe; 1 foto in bianco e nero di Giuseppe Pignato; 8 foto inviate dal fronte che ritraggono Giuseppe Pignato, alcuni suoi commilitoni e le zone di guerra. 1 reca sul retro la scritta zio Peppino (zio martire). 3 cartoline: indirizzate a Concettina Pignato dal fratello Giuseppe con ritratto femminile; 1 cartolina: con citazione dantesca (Paolo e Francesca); 2 cartolin2: indirizzate a Concettina Pignato dal fratello Giuseppe con immagine di propaganda di guerra 1 cartolina: indirizzata a Concettina Pignato dal fratello Giuseppe con vignetta satirica in inglese; 7 cartoline: indirizzate a Concettina, Dora e Marcella Pignato dal fratello Giuseppe con ritratti femminili; 1 cartolina inviata da Giuseppe al padre Giovanni Pignato da Arona (Novara) con indicazione della censura militare; 8 cartoline: indirizzate a Concettina, Dora e Marcella Pignato dal fratello Giuseppe con ritratti femminili; 1 cartolina: indirizzata a Concettina Pignato dal fratello Giuseppe per ringraziare tutta la famiglia degli auguri per l'onomastico. || Giuseppe Pignato, nasce ad Augusta (Siracusa - Italia) nel 1894. Viene arruolato nel 1914. Muore al fronte nel 1917. || || Home Front || Photograph || Fotografia di Giuseppe Pignato al fronte || || Home Front || Fotografia di Giuseppe Pignato al fronte || Photograph || || Fotografia di Giuseppe Pignato al fronte con i suoi commilitoni || Home Front || Photograph || || Fotografia di Giuseppe Pignato al fronte || Photograph || Home Front || || Fotografia di Giuseppe Pignato al fronte || Home Front || Photograph || || Fotografia di Giuseppe Pignato al fronte || Photograph || Home Front || || Home Front || Photograph || Fotografia di Giuseppe Pignato al fronte || || Photograph || Home Front || Fotografia di Giuseppe Pignato al fronte || || Photograph || Home Front || Fotografia di Giuseppe Pignato || || Postcard || Corrispondenza con la famiglia || Home Front || || Letter || Home Front || Lettere del 1914 scritte a Giuseppe Pignato dalla sorella Concettina || || Letter || Home Front || Lettere del 1915 scritte da Giuseppe Pignato alla sorella Concettina || || Letter || Home Front || Lettere del 1916 scritte da Giuseppe Pignato alla sorella Concettina dalle zone di guerra || || Letter || Home Front || Lettere del 1917 scritte da Giuseppe Pignato alla sorella Concettina || || Letter || Home Front || Lettere del 1917 scritte da Maria Pignato al marito Giovanni per informarlo sulle condizioni del figlio in ospedale a Udine || || Letter || Home Front || Lettera di condoglianze del 1918, scritta alla sorella Concettina dalla fidanzata di Giuseppe Pignato, Imola Gori
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Trascrizione del diario di guerra di Egidio Gonella (mio nonno) scritto tra il 3 ed il 15 ottobre 1916 in prima linea sull'Isonzo (Gorizia). Memorie militari 1915 = 1918 = E. Gonella Memorie della I a linea (Trincee) Giorno 3 ottobre 1916 (martedi) Alle ore 4 il tempo e’ coperto si parte da Vallisella i sede del nostro accantonamento, ove arrivando nei pressi di Savognaii (Ciglione) dove entriamo a far parte della Brigata coi Regg.ti 7 ed 8 (detta Cuneo) comandata dal Sig. Maggior Generale Sequi Cav. Vincenzo, un sardo piccolo, magro con un pizzo brizzolato; ore 9 esce un sole splendido, ci giunge qualche cannonata austriaca, ma la nostra le controbatte furiosamente, siamo posti sotto un ciglione riparo naturale dalle cannonate nemiche, nel tempo del riposo i nostri bravi soldatini con pezzi di pietra e mattoni anno formato una piccola aiuola con lo Stemma d ‘Italia e la dicitura Brigata Cuneo; Si siamo accomodati alla meglio in una baracca e siamo in tutto sei militari molto stretti, anche perché é il luogo e’ adibito a deposito di infermeria e quindi vi sono molte casse, ad ogni modo anche dormendo a terra siamo riparati per la notte, dalle intemperie, seguita la lotta di artiglieria da ambe le parti. giorno 4 (mercoledi) Siamo accampati sulla riva sinistra del fiume Isonzo, ore 6 ci alziamo, la giornata si presenta con un sole molto caldo, alla mattina abbiamo caffe, cognac, cioccolato, formaggio, uva, carne brodo, e minestrone, vino e scatolette di carne, intermittenti nella settimana e variazioni secondo le sussistenze, sempre lotta d ’artiglieria, areoplani nemici sorvolano ed i nostri potenti Caproniiii da caccia li investono e con le batterie antiaeree li fanno ritornare alle loro basi e molte volte anche li abbattono; alle ore 14 come gia’ ieri mi reco’ a recapitare e ritirare la posta facendo ritorno all ’ accampamento verso le ore 18. Alle ore 23 viene l ’ordine di partire e quindi con il Signor Magg. Generale e lo stato maggiore unitamente al nostro Sig. Tenente Amodei Sig. Amedeo si raggiunge la localita’ detta Ciprianizza, passando pel primo tratto allo scoperto fino al paese di S. Andrea, ove poscia infilato un cammina-mento a riparo di una casa, si comincia a zig-zag il passaggio per uno dietro l ’altro, dovendosi avvicinare alle linee nemiche e quindi essere il meno possibile visti dai nemici sia a (…)iv dei riflettori che dei razzi continui, la formazione e di circa metri 2 di profondita’ e m 0,70 sul basso allargandosi gradatamente ad 1 metro e piu’, giungendo ad un gruppo di case diroccate in parte nella localita’ Ciprianizza e sono le ore 24 suonate. giorno 5 giovedì La notte e fresca il cielo stellato e promette bene sono le ore 0,30 cerchiamo un posto per riposare ma non trovandone di meglio essendo gia’ tutto occupato da altri militari ci accomodiamo come si puo’ chi sotto le piante chi vicino ai muri, ed io al riparo di un balcone mezzo rotto, ma ancora resistente, con un pezzo di asse per materasso, coperta da campo e mantellina per coprirci ho dormito abbastanza bene, ore 6 mi alzo e gia’ sono belle vestito, ma quale delusione la temperatura nebbiosa umida ore 7 piove, ci fanno riparare in ripostigli molto stretti e gia’ occupati e ci mettiamo a sedere alla meglio alle 7,15 incomincia da parte nostra una furibonda azione di artiglieria verso ala destra Isonzo e sinistra dell ’Isonzo delle bombarde sono in azione e sconvolgono le trincee nemiche, che dura intermittente fino alle ore 11,30 continuando il cattivo tempo viene ordine di far ritorno alla localita’ Ciglione, in attesa sono le 12,30, alle ore 14,30 mi reco’ a portare e ritirare la posta, recapitando un piego al mio Sig. Capitano Bianchini Sig. Alfredo, facendo ritorno alle ore 18,30 senza incidenti benche’ continuo fosse il bombardamento degli Austriaci, abbiamo occupato una baracca si questiona un po’ e poscia riusciamo a persuadere quei militari del quale rimaniamo li’ a dormire me ed il brigadiere Bacchetti fino ore 21 nulla di nuovo quindi ci mettiamo a dormire uno vicino all ’altro abbiamo della paglia per materasso e siamo riparati dall ’incostanza del tempo. giorno 6 venerdi La temperatura e mite, ma cielo coperto nessuna novita’ qualche lontana cannonata, ore 11 il tempo si rimette sul bello parto pel mio giro di posta facendo ritorno alle ore 17 senza incidenti di sorta benche’ tirassero in direzione del fronte a granata di diverso calibro; la serata trascorre bene e alle ore 21 si va a dormire al posto di ieri sera, splende la luna. giorno 7 sabato Ci alziamo ore 7 il tempo e’ nuvoloso ma non piove, si prende il caffe con cognac, restando in attesa di ordini, alle 10 carne brodo, formaggio e marsala, una pagnotta, alle ore 12 faccio il giro di posta passando lungo il Ciglione di Savogna, salgo e prendo il camminamento che costeggia dall ’alto e si gode un panorama splendido sia dell ’Isonzo che del monte Calvariov Podgora, e paesi in vista, poscia discendo altra volta costeggiando il greto del fiume, e rimontando raggiungo il ponte detto in ferro e costrutto nel 1910 a (…)vi dei veterani di Gradisca e Gorizia, ed ora spezzato dagli austriaci ed usato pel solo passaggio pedoni militari e biciclette quindi passo per Licinico, Mossavii, e raggiungo Valisella dove porto e ritiro la posta e pieghi d ’ufficio e cosi tutti i giorni, il tempo si mantiene coperto. Ore 21 si va ha letto, durante la notte bombardamento intermittente da parte nostra, e cade la pioggia. giorno 8 domenica Si alza ore 7 il tempo e’ mite e si mantiene coperto ogni tanto 15, o, 20 colpi di cannone da parte nostra; alle ore 9 mi reco a Vallisella e alle Fornaci di Spessaviii al Tenente Sig. Locatelli Oreste, ritirando risposta che riporto colla posta al Sig. Capitano Farini aiutante del Generale Sequi Comandante della Brigata Cuneo facendo ritorno alle ore 18 senza il minimo incidente il tempo tende al bello e alle 21 si va a riposare. giorno 9 lunedi Ci alziamo alle 6 1/2 si presenta una giornata splendida di sole, gli austriaci ci tirano maledettamente ed io che mi trovo sul greto del fiume per la pulizia della mattina un proiettile a doppio effetto scoppia al disopra di me circa 10 metri e mi cadono a forma di ventaglio i pezzi del medesimo ad un metro distante, senza recarmi danno alcuno continuo la mia pulizia e colla calma ritorno alla baracca, e posso dire di averla scampata bella, in tutto l ’accampamento della nostra Brigata risulta un solo ferito leggero al viso lato sinistro, sono le ore 7,15 e due nostri areoplani sorvolano in ricognizioni, ed alle 7,45 comincia la nostra artiglieria con colpi intermittenti, poscia continua la lotta di artiglieria da ambo le parti; ore 11 fra le sibilanti granate sia in partenza che quelle in arrivo, torno’ alle ore 18 sempre bene, dal promontorio del Ciglione si gode un tramonto di sole degno di un provetto pittore, per la splendida veduta dal riflesso d ’oro; ore 23 un po’ di nebbia vela il chiarore lunare che e’ splendido, viene l ’ordine di ripartire, per la prima linea e cioe’ passando come la prima volta per S. Andrea i camminamenti si raggiunge Ciprianizza arrivando alle ore 0,15 del giorno 10 martedi Cerco un posto per dormire e unitamente al brigadiere Bacchetti in un piccolo riparo di metri 2/2 si dorme in 6 persone con tutte le nostre bardature siamo come le acciughe, da parte nostra alle ore 6,30 comincia l ’azione d ’artiglieria e bombarde sparano continuamente con un tempo nuvolo ma sufficente chiaro per distinguere dagli osservatori l ’efficacia del tiro, esso continua interrottamente fino alle ore 15 ma l ’eguale mai e’ stato da me sentito, sembrava la partenza da una stazione ferroviaria di cento treni assieme, vi e’ una puzza nauseante di polvere da sparo sembra un inferno, alle 15 comincia l ’azione della truppa che investono dalle trincee della Vertoibizzaix quelle nemiche ed al grido di Savoia colla baionetta innestata volano alle alte conquiste per la gloria e la grandezza d ’Italia, giungono prigionieri ad uno a due alla volta disertori, l ’artiglieria nemica si fa piu’ viva con tiri verso S.Andrea giungono poscia altri 9 prigionieri disertori tutti laceri e stanchi vengono accompagnati al comando dell ’11 divisione per interrogatorio. Sono le ore 12 e ci trattengono fino alle ore 13 ora in cui mi reco pel recapito e ritiro della posta, e giungendo a Ciprianizza alle ore 18 senza il minimo incidente durante il tragitto incontro diversi gruppi di prigionieri tutti giovani da 22 anni ai 28 facendo parte del 22 Regg.to Austriaco fanteria, che dicono i prigionieri stessi essere distrutto, continuano nella sera e nella notte a giungere prigionieri e dalle ore 0,15 alle 6 del giorno 11 mercoledi continua terribilmente l'azione dell'artiglieria nostra e bombarde si avanza sull ’ala destra, il tempo si presenta come ieri nebbioso alla mattina e sole nel pomeriggio i prigionieri aumento come pure qualche ufficiale, alle ore 10 conduco un prigioniero alla divisione e poscia proseguo per la posta facendone ritorno senza incidenti alle ore 18, ritornando ancora subito al ponte in ferro di Licinicco dal nostro sig. Maresciallo che si trovava li in servizio dei prigionieri per 24 ore a recapitare un piego del mio Sig. Tenente e quindi ritorno a Ciprinizza alle 20, i prigionieri affluiscono ma un po’ meno, ed alle 21,30 ne giungono altri 20, durante la notte continua l ’azione delle artiglierie molto vivace da parte nostra, ore 23 ci si riposa. giorno 12 giovedi Per dormire abbiamo preparato con delle assi e cartoni incatramati una baracca provvisoria che alla sera si monta e al mattino si leva; durante le prime ore del giorno molta calma, ma verso le ore 8 si annuncia un contrattacco austriaco che viene respinto con gravi perdite e sloggiato dalle posizioni che viene occupata; alle ore 11 mi reco al solito giro di posta e aspettando il transito di un autocarro al sottopassaggio della ferrovia (Podgora)x ho sequestrato una bicicletta austriaca ad ingranaggio di marca “Moricum” al soldato del 1° genio telegrafisti della 36a Sezione in Gorizia (Ponte Isonzo) Ferneri Vincenzo 27188 di matricola, (Brescia) perche’ transitava sprovvisto sia di bollo militare che civile; e consegnata al comando del 267° Plotone Carabinieri di cui faccio parte. Al ritorno ho fermato l ’autocarro 2722 servizio militare, dell ’11 Autoparco di Brazzanoxi; comandato dal Capitano Sig. Grandi e montato dal Sig. Sottotenente e guidato dal conducente Bernardoni Alfredo 3299-11 di matricola, coi dovuti modi militari e gentilmente chiesi se mi lasciava salire, ma questi rispose che non poteva perche’ ero sprovvisto di permesso e cosi’ presi conoscenza dei dati suesposti dando relazione dell ’accaduto ai miei Iigg. Superiori, gli Austriaci tiravano su S. Andrea con pezzi da 280, o, 305 facendo danni materiali, un morto e qualche ferito il tempo e coperto ed io ritorno alla posta ore 18 il tempo e’ nuvoloso e completamente coperto ma non piove ed al giorno 13 venerdi giornata che si annuncia bene e col sole alle ore 8 giungono dei prigionieri 9 dei quali li traduciamo in compagnia di altro carabiniere fino al ponte di Licinicco ed appena consegnati, sorvola sopra di noi un velivolo austriaco e poco dopo ci salutava una scarica di proiettili austriaci scoppiando essi indietro e quindi a noi giungeva appena la terra e le pietre sminuzzate dallo scoppio del proiettile sono le ore 10 1/2 mi reco pel solito giro di posta ritornando sempre sano alle ore 18, il tempo si mantiene sereno, molte cannonate e fucileria continua, e poscia ritorno al S. Andrea a recapitare un piego del Sig. Tenente Anelli al Sig. Capitano dei Carabinieri Ferrari e poscia ritorno su alle ore 21, faccio la nostra baracca e quindi col brigadiere ci mettiamo a riposare al giorno 14 Sabato la temperatura e bassa e nebbiosa molto umida il nostro rancio ci veniva recapitato alla mezzanotte consistente in soprafini di cioccolata talmone, Moriondo e Gariglioxii, uva bianca, marsala, cognac, caffe, pane, brodo carne, minestra tutti i giorni, vino ogni 2 giorni alle 81/2 ci vien l ’ordine di rientrare perche’ la nostra Brigata ha cessato il suo turno di servizio e quindi anche la Brigata Treviso che cooperavano insieme 115 e 116_ e la nostra linea 7 e 8 Regg.ti, che vanno a riposo nella retrovia, noi si va ha S.Andrea e col nostro Sig. Tenente aspettiamo l ’ordine di rientrare al nostro distaccamento alle ore 11 alle ore 12 un bel sole caldo ci rallegra, quindi si prende un bel bagno dentro un mastello e fatta la pulizia personale mi sono cambiato completamente anche di vestiti e quindi alla sera mi sono recato a riposare alle ore 20 che feci una sola dormita fino alle ore 6 del mattino successivo cioe’ il giorno 15 domenica, essendo restati dal giorno 3 al 14 senza spogliarci e dormito come si pote a terra e sulla paglia. La mia vita passata in questi giorni in prima linea ne ho riportato una buonissima impressione sia sulle truppe che sui superiori ed io fui contento di avere seguito il mio buon Tenente Sig. Amodei Amodeo di cui terro’ grata memoria della gentilezza usatami nel tempo trascorso al suo servizio di postino e di fiducia; qui ho preso camera col nostro Maresciallo Sig. Antonio Pasquali il quale lo considero come un fratello maggiore e mi da sempre buoni consigli per quanto riguarda il servizio, e mi indirizza bene per progredire nella vita militare dell ’arma, di cui io non so come ringraziarlo.